martedì 6 marzo 2012

Il ruolo del linguaggio

Stamattina sul 760 per andare ad Ajuda mi sono resa conto di una cosa. Mi chiedevo che impressione avrei fatto ai professori oggi in facoltà e come fosse andata ieri. La prima cosa che avranno capito è che il mio inglese è maccheronico, ma avranno capito che tipo di persona sono? Ho pensato ai gesti e ciò che avevo e che avrei detto e a questo punto ho realizzato! Il mio linguaggio è da lì che inizia il mio essere, è lui la prima espressione di "come sono dentro"; anche fisicamente proviene dall'interno. Perciò ho capito quanto il linguaggio ci definisca e come siamo ridotti, oserei dire addirittura menomati nella personalità, nel momento in cui non riusciamo ad esprimerci o meglio a parlare non per comunicare, ma per "comunicarci".
Ancora più sorprendente e piacevole è quello che ho capito nel pomeriggio.
Ero in facoltà per il corsi di Desenho IV, non capivo niente di quello che si diceva, ero decisamente spaesata, ma percepivo una bella atmosfera. Mi sarebbe piaciuto farne parte, contribuirvi, inserire la mia personalità, ma il linguaggio non me lo permetteva. Poi ho capito che lì avevo una nuova occasione per "comunicarmi", per definire la mia personalità e farla conoscere agli altri. L'arte! Il disegno.
Ecco come comunicherò la mia persona, ecco come cercherò di definirmi e rimediare a questa menomazione - insieme ad un bel corso di portoghese di base, magari - .

FA UTL | uma ora e meia com o sol eo vento

3 commenti:

  1. Lo so dov'è... ci sono stato!!!

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    1. in questi giorni, mentre aspetto il mio turno all'ufficio erasmus, è molto piacevole sdraiarsi al sole sotto le palme

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  2. le palme! non sembra male anche se sembrava ai confini del mondo!

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